Per la messa a punto di nuove tinture e di nuovi prodotti per la
decolorazione sono essenziali i test condotti su ciocche di capelli.
Il settore tricologico utilizza essenzialmente metodi di valutazione soggettiva
delle ciocche di capelli campione.
Quando si cerca di leggere direttamente con il colorimetro la colorazione
della superficie di una ciocca, si ottengono letture fortemente legate al punto
in esame. La luce che incide sulla superficie discontinua dei capelli va
incontro a fenomeni complessi di riflessione, riflessione interna, rifrazione.
Le ciocche presentano una superficie non uniforme, con zone di discontinuità ed
ombre interne, e di conseguenza con una colorazione
variabile da punto a punto. Per la natura stessa della matrice, la
lettura non può essere ‘puntuale’, ma, come avviene nella valutazione
visiva, deve essere in grado di cogliere il colore dell’intera superficie,
mediando i diversi fenomeni che contribuiscono a determinare l’apparenza del
colore della ciocca.
Ogni ricercatore che si è confrontato con l’analisi del
colore conosce bene questo problema. I dati strumentali ottenuti con i
colorimetri e con gli spettrofotometri colorimetrici sono di difficile interpretazione e
scarsamente riproducibili quando la matrice è fortemente disomogenea (come
avviene per i capelli); risultano inoltre scarsamente
correlabili con la valutazione visiva.
Per risolvere questi problemi abbiamo sviluppato una serie
di nuovi dispositivi:
hair color light box
hair color digital box 1
hair color digital box 2